Quando sono qui vorrei essere altrove.
Quando sono altrove vorrei tornare qui.
Mi rendo conto, allora, di star bene quando sto per partire.
Quando sto per lasciare.
Quando mi prometto che al mio rientro sarà diverso.
Quando so che forse ,fortunatamente, non sarà così.
http://www.bodale.com/index.php?module=contents&idrec=1
Ho scoperto casualmente questo ristorante sul sito de “l’Unione Sarda”.
“Da Bodale” si mangia a pochi euro(22) bevande escluse.
Dite che essendo una loro consanguinea mi faranno uno sconto? 🙂
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Sto ancora leggendo questo libro.
La mia valutazione è positiva. Ormai non mi addormento prima di averne letto almeno un capitolo . Di capitoli infatti si tratta, e ognuno di essi approfondisce vari argomenti legati al cammino di fede consigliabile ad ogni cristiano; tutti sull’impronta della vita di Maria.
Come scritto sopra è un dialogo tra un catechista e un giovane.
Anche per questo ha una struttura e un linguaggio molto semplici, alla portata di tutti; ma ciò non influisce negativamente sulla ricchezza dei contenuti.
Dopotutto la verità è semplice. 🙂
queste sono le prime forme di vita che mi appartengono e che dipendono totalmente da me….beh….iniziamo dal livello base!
Aborto: a volte ritornano…alla vita.
Vi invito a leggere e a riflettere….
il viaggio per tornare a casa il più delle volte è un’esperienza che rinfranca lo spirito, si dilata il tempo,il pensiero,si rilassano i muscoli, l’umore si eutimizza….godiamoci questo momento…
Oggi mentre facevo delle ricerche per la tesi pensavo a come la sofferenza e la malattia siano un tabù,a come in questa società in cui si cerca il benessere ad ogni costo e si nega il dolore, esso venga scartato automaticamente dalla lista dei pensieri.Crescono così persone che di fronte al minimo ostacolo soccombono, hanno un’ intensa paura di morire, muoiono di paura ogni giorno , con la conseguente comparsa di sintomi fisici o psichici.
La ricerca ossessiva di obiettivi sempre più irraggiungibili di un benessere ad ogni costo e di una sensazione di fallimento al mancato raggiungimento di essi può portare ad una sempre più forte perdita di autostima e predisporre al disagio.
Le sofferenze fanno parte della vita e ci saranno sempre.Quindi, anzichè sotterrare la testa sotto la sabbia credo sia importante dare ad esse la giusta dignità e riconoscere il sacrosanto diritto alla sofferenza . Con esse la persona si fortifica se le affronta nel modo più costruttivo.
Ieri sera, mentre mi infilavo il pigiama e mi preparavo per andare a letto pensavo… e se a un certo punto iniziassi ad avere personalità multiple?….tipo che un giorno mi sveglio e trovo vestiti di pelle nera e frustini ai piedi del letto senza sapere come ci siano finiti lì? O avessi una completa amnesia e scappassi senza sapere dove vado e da dove provengo?
ah!ecco! non ho bevuto la camomilla!
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